Biblioteca di Corte Valenti a Garbagnate Milanese

Sastec srl
Progetto di Davide Guido

Anno: 2009
Luogo: Garbagnate Milanese (MI)
Collaborazioni: Michele Bellinzona, Davide Galleani, Matteo Martini, Matteo Sacco


Il progetto ideato per l’ampliamento della biblioteca di Garbagnate Milanese tenta di riarticolare la sequenza degli spazi urbani che caratterizza il susseguirsi di corti e giardini consolidatosi lungo i tracciati di percorrenza storica nel centro cittadino; in particolare lungo il fronte compatto dell’attuale via Milano che conduce alla piazza della città, e nei risvolti tra via Monza e via della Conciliazione, si riconosce e si sviluppa un tessuto meno aderente, costituito appunto da sequenze di micro-spazi urbani, che dal parco della Villa Gianotti e dalla corte di questa si snoda, parallelamente a via Milano, fino alla Corte Valenti per poi proseguire nel giardino storico di quest’ultima.
Tale configurazione, consolidatasi nel corso dei secoli, persistente e caratterizzante tutt’oggi la vita urbana del centro cittadino, ha orientato le scelte progettuali verso il disegno di spazi architettonici, non propriamente identificabili nell’autonomo corpo di fabbrica (peraltro spesso addicente i diversi progetti di biblioteca nella casistica contemporanea), che potessero allinearsi lungo i fronti a cortina così da ricostituire ambiti a corte con corpi a doppio affaccio.
Si è dunque ri-perimetrato per via area (cioè lasciando libertà di passaggio al livello stradale e costruendo a mo’ di ponte) l’ambito attualmente riservato al giardino storico e al cinema all’aperto, definendo così uno spazio introverso a grande corte lasciato a parco-giardino finalmente reso liberamente accessibile e restituito nell’uso all’immediato intorno abitato. Un nuovo ambito urbano che ha consentito di riproporre e riordinare la sequenza di spazi urbani costituitisi intorno all’antica Corte Valenti con lo snodarsi in quota di un corpo a sviluppo longitudinale, in aderenza al perimetro del lotto, in grado di riconnettere per funzione urbana la preesistente Corte Valenti e gli spazi architettonici da questa definiti.
Il progetto vuole strategicamente individuare due ambiti distinti: il primo quello dell’attuale biblioteca e dei suoi spazi annessi, tutti rivolti sulla Corte Valenti, da conservare perlopiù integralmente, se non per la ridefinizione degli interni, e da destinare all’Officina della Memoria col Centro Studi a questa annesso (oltre che a spazi minori di uso collettivo a corredo della propensione pubblica riconosciuta nel corso degli anni alla Corte Valenti stessa); il secondo da realizzarsi integralmente ex-novo, localizzato nell’area libera verde e destinato alla nuova biblioteca con la dotazione degli spazi necessari.
Localizzando dunque l’ampliamento della biblioteca nell’attuale spazio verde e recuperando in sopraelevazione il disegno a cortina, si è voluto arricchire il centro storico di una maggiore dotazione di verde conservando al contempo i fabbricati della Corte Valenti.

Officina della Memoria
Il progetto intende restituire alla città la Corte Valenti, destinandola non più a una funzione specializzata ed esclusiva come la biblioteca, ma aggregando attorno ad essa gli spazi per l’Officina della Memoria.
Una destinazione che consente nella sua promiscuità d’usi di restituire allo spazio della Corte Valente la sua vocazione di luogo d’incontro (piazza minore del connettivo residenziale storico della città).
Recuperando la corte così come si presenta, il progetto propone di localizzarvi tutte le destinazioni e i locali utili alla vita dell’Officina della Memoria; oltre agli spazi espositivi (prevalentemente come sistema espositivo multimediale con reversibilità d’allestimento), il centro studi e di divulgazione, gli spazi per la raccolta dei documenti, l’auditorium (come luogo di trasmissibilità del patrimonio immateriale), la pinacoteca e gli spazi di incontro inter-generazionale. Nel combinato di tali funzioni trova naturale prosecuzione lo spazio da destinarsi ad arena per spettacoli all’aperto che dall’attuale posizione viene ricollocata in aderenza al corpo basso della Corte Valenti, reso nel progetto quasi del tutto permeabile con la formazione di vetrate apribili a tutt’altezza, e immediatamente collegato con le funzioni che la corte stessa riceve; come a formare un luogo aperto di compresenze funzionali di tipo museali-ricreative-divulgative utili a dare alla Corte Valenti quell’auspicato ruolo di centro propulsivo nel Sistema Culturale Integrato Nord Ovest che dalla fase della fruizione possa promuovere la fase della partecipazione.
Un complesso culturale che localizzato ai margini del Parco delle Groane e prossimo ai siti dismessi delle fornaci potrebbe assurgere a ruolo di incubatore nel riordino eco-museale delle funzioni territoriali e di trasmettitore del patrimonio ambientale-monumentale che da secoli conserva la memoria collettiva di Garbagnate Milanese e del territorio circostante al nord di Milano.

Biblioteca
Il tema di una biblioteca liberamente rivolta sul verde del parco-giardino ha condizionato la scelta progettuale nel lasciare i corpi di fabbrica a corridore completamente vetrati così da poter ricevere luce diffusa debitamente filtrata e schermata da una serie di lamelle frangisole in cotto disposte a ricorso continuo su tutti i fronti vetrati e rimodulati rispetto al succedersi dei fronti esposti est-sud-ovest.
Nella sua posizione, peraltro rapidamente raggiungibile lungo via San Carlo dal Liceo Russel, la nuova biblioteca si rende accessibile direttamente dal parco-giardino così costituito, e il giardino storico di Corte Valenti (nel progetto interamente preservato) diviene l’andito d’ingresso a cielo aperto.
L’ingresso così concepito diviene punto di controllo centrale, disposto a tutt’altezza, immediatamente percepibile e facilmente riconoscibile dall’esterno, sul quale si affacciano i piani della biblioteca, oltre che punto per il prestito centralizzato, assolvendo alla funzione di snodo per la distribuzione tra magazzino-deposito (posto al piano interrato) e gli spazi di lettura dislocati su due livelli.
Biblioteca che si è scelto di rendere completamente a scaffale aperto, interponendo i luoghi di lettura alle scaffalature, e riservando spazi a soggiorno per le diverse esigenze di lettura, dall’emeroteca agli spazi ludici, dalla mediateca agli spazi per la consultazione-fruizione di musiche e audio-visivi.

(Davide Guido, estratto della relazione di progetto)